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Bebè al museo

Foto: http://www.toledomuseum.org/learn/babytours/
In un post di alcuni mesi fa, "Lavorare con i bambini di età inferiore ai cinque anni" si era fatto cenno ai musei che hanno introdotto nei loro programmi alcune speciali attività didattiche per bambini molto piccoli, solitamente tra i due e i cinque anni; tuttavia, ci sono musei che non tralasciano di occuparsi anche dei neonati.


Infatti, i musei, in particolare i musei d'arte, sono una ricca fonte di stimolazione visiva per i bambini; portarli in questi ambienti fin dai primi mesi di vita aiuta a sviluppare la loro mente.  

I musei, allora, si organizzano per accogliere i genitori con neonati: il Louvre Lens, per esempio, organizza alcune speciali iniziative dedicate a bambini anche di soli nove mesi, con l'aiuto di un mediatore. Sono state programmate tre visite di mezz'ora (10.30-11.00): la prima si è già svolta domenica 14 settembre e le prossime sono previste le domeniche del 12 ottobre e del 9 novembre. Durante questo tempo i genitori potranno osservare le reazioni dei propri bambini davanti a una grande opera colorata. I bambini, infatti, si sottolinea nel sito del museo francese, già a tre mesi sono in grado di distinguere perfettamente i colori e di apprezzare i contrasti.


Oltre al Louvre Lens, oltreoceano, negli Stati Uniti, il Toledo Museum of Art  svolge visite molto simili e della durata, anche in questo caso, di trenta minuti, da 0 a 18 mesi. Nel sito del museo è possibile osservare una serie di immagini relative a queste attività. 

Forse, se si inizierà a frequentare i musei in così tenera età, si imparerà ad amarli e a considerarli ambienti familiari anche per il resto della vita! 



LE FAMIGLIE BRITANNICHE PREMIANO I LORO MUSEI PREFERITI


Torna anche nel 2013 il Telegraph Family Friendly Museum Award




di Caterina Pisu


Anche quest’anno il giornale britannico The Telegraph propone il Premio Telegraph Family Friendly Museum, pensato per avvicinare le famiglie ai musei. Saranno premiati quei musei, scelti dalle famiglie, che avranno dimostrato di essere capaci di affascinare i bambini di tutte le età, ma non solo,  anche sulla base delle attività proposte, della capacità di saper accogliere, dell’originalità. Dopo le segnalazioni dei lettori, una commissione formata da esperti del settore museale, del Telegraph e di Kids in Museums, effettuerà una pre-selezione, ma saranno le famiglie, alla fine, a scegliere il vincitore.
E’ possibile partecipare entro il 10 maggio prossimo. Tutte le informazioni sono reperibili  in questa pagina: 

Il testimonial del Premio, Dan Snow, presentatore televisivo anglo-canadese, conduttore di programmi di storia per la BBC, ha espresso il suo grande interesse per una iniziativa che finalmente premia quei musei e quelle gallerie che sono attenti a ciò che le famiglie vogliono davvero.  

Dan Snow

E detto da Snow, che oltre ad essere un esperto è sempre stato un appassionato di musei fin da bambino, e che sta già educando sua figlia ad amarli, è una bella promozione. Quando era piccolo – racconta Snow – i musei non erano luoghi molto amati dai più piccoli, ma ora sono davvero cambiati:  le tecnologie, per esempio, sono di grande aiuto e i bambini possono imparare e divertirsi nello stesso tempo.
Lo scorso anno fu premiato un piccolo museo, il Brixham Heritage Museum, gestito da uno staff  ridotto e part-time, con l’aiuto di ben 65 volontari e con un flusso di circa 9.000 visitatori l’anno (http://museumsnewspaper.blogspot.it/2012/04/un-piccolo-museo-per-un-grande-premio.html), a dimostrazione che non c’è bisogno di essere famosi e importanti per essere graditi alle famiglie e al pubblico in generale. Ciò che conta è, come sempre, la capacità di accogliere, di riuscire a coinvolgere la comunità nella gestione del museo (65 volontari non sono pochi!) e, ovviamente, avere alla base un buon progetto culturale.
Lo scrissi anche nel mio articolo dello scorso anno, ma lo ripeto: sarebbe bello se anche in Italia qualcuno volesse promuovere un premio simile, dedicato ai musei e alle famiglie. Ne vogliamo riparlare?

Il caso dell’Art Institute of Chicago: fuori tutti i volontari bianchi dal museo

Fonte dell'immagine: The Federalist Negli Stati Uniti, presso l’Art Institute of Chicago (AIC) si è aperto un caso che potrebbe essere d...