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La cultura iper connessa: un articolo di Valentina Vacca

Museo digitale e fruizione culturale collettiva. Il dibattito con gli addetti ai lavori.


Ipermoderno, iperreale, iper connesso, iper social. E’ un dominio imponente e inarrestabile quello messo in atto dal prefissoiper durante questi tempi contemporanei, ed è proprio quest’ultimo l'assioma dal quale partire per trattare la tematica del Museo 3.0 e, al contempo, degli incalzanti progetti del Mibact improntati sulla creazione del Museo digitale. Poteva forse la cultura d'oggigiorno -e pertanto tutto il sistema museale- non essere forse integrato entro l'orbita commemorativa dell'iper? .....................................................................

Divulgare con sapienza

Saper comunicare è un'arte, ci spiega la blogger Francesca Pontani 

A proposito della capacità di comunicare, che si tratti di professionisti museali o di specialisti che cercano di fare divulgazione, purtroppo c’è ancora poca consapevolezza di quanto sia importante conoscere i modi e gli strumenti più indicati per rapportarsi con il pubblico non specialista.

L’archeologa e blogger Francesca Pontani ha scritto un bellissimo articolo sul suo blog ArcheoTime, News di Archeologiaa seguito del Festival degli Etruschi. I pirati della bellezza*. Mi è gradito riportare qui alcuni stralci, invitandovi a leggere integralmente l’articolo.

Scrive Francesca:

«L’ho trovato molto evocativo (il titolo della manifestazione) e già da solo ti faceva viaggiare con la mente e l’immaginazione. Ma accanto a tutto questo enorme sforzo di creare una manifestazione apripista e volano anche economico per tutta la provincia, ci sono state una serie di occasioni perse da parte degli attori chiamati in campo in questa “partita”»

«…ma negli eventi pubblici mostriamo il meglio di noi e soprattutto proviamo a COMUNICARE, a TRASMETTERE IL VALORE di quello di cui stiamo parlando: museo/area archeologica/scavo archeologico, ecc. ecc.».

«Basterebbe essere più sicuri di se stessi e COMUNICATIVI per acquistare automaticamente autorevolezza. Anche perché si può essere professionali, precisi e “scientifici” ma anche divulgativi allo stesso tempo».

«Le slide: anche questo un capitolo a parte… pure queste (nella maggior parte) accademiche e “noiose” …tranne un caso in cui per mostrare i luoghi di cui si parlava ci si è rivolti a chi con la fotografia cerca di comunicare emozioni e viaggi interiori… (e ci riesce sempre davvero…) ecco: perché in occasione di questa manifestazione i vari relatori non hanno cercato di trovare immagini più accattivanti??…boh (…mistero…)».

«Si perché tu CI DOVEVI INVITARE A VENIRE a trovarti lì dove tu stai, ci dovevi coinvolgere, CI DOVEVI FAR VENIR VOGLIA DI VENIRE DI CORSA (dico: DI C-O-R-S-A) a vedere il tuo museo/area archeologica/reperto archeologico di cui stavi parlando … e invece no, solo (o quasi) analisi dettagliate con linguaggio tecnico».

«ESSERE COMUNICATIVI È UN’ARTE E UN TALENTO, su questo mi rendo conto: è un lavoro vero e proprio che a volte dobbiamo fare su noi stessi… però uno sforzo a calibrare e “adattare” le proprie (solite) didascaliche relazioni andava fatto, questa volta ne valeva la pena davvero…».

Riguardo, poi, i rappresentanti delle pubbliche amministrazioni che hanno patrocinato l’evento, scrive Francesca:

«Dico solo una frase: ma dove stavano?? Non hanno alcun interesse a dare valore a chi (a titolo gratuito) va lì a fare “pubblicità” alle bellezze storiche/archeologiche/naturalistiche del loro territorio comunale? Io non li ho visti per nulla: non hanno questi comuni degli assessori alla cultura? Qualcuno che si occupa del museo che è presente nel loro territorio?»

Non posso non essere d’accordo con Francesca Pontani. Troppo spesso le Istituzioni locali si preoccupano più del fatto che i propri musei sono un fardello da sostenere piuttosto che pensare ad essi come ad un una opportunità da sfruttare, iniziando proprio, tra le varie priorità, da una valida strategia comunicativa che faccia dei musei il miglior biglietto da visita soprattutto dei piccoli centri. Non ci si può meravigliare, poi, che quando i musei sono lasciati abbandonati a se stessi, dopo un iniziale entusiasmo ed investimento economico (magari in concomitanza con qualche campagna elettorale), subiscano l’inevitabile destino di scomparire.

La comunicazione, dunque, è un gioco di squadra, un’arte – come ha ben scritto Francesca – ed è fatta di strategie sapienti che vanno oltre le “adunate” sul web, e che prendono in considerazione tutti gli strumenti a nostra disposizione, da quelli moderni, digitali e non, a quelli tradizionali, combinandoli insieme, sotto forma di racconto, di dialogo, di compartecipazione, senza trascurare alcuno e cercando di raggiungere tutti, dal bambino delle elementari all’ottantenne che non possiede né tablet né pc. 


* Manifestazione che si è svolta nei giorni 11-13 settembre a Viterbo, da un progetto degli ideatori di Caffeina Cultura. Qui il programma.

Personal blogs sui musei: quanti se ne possono contare in Italia?

Ho iniziato una ricerca sui blog che abbiano come tema principale i musei. Non mi riferisco, però, né ai blog istituzionali dei musei né ai blog di associazioni ed organizzazioni, ma ai blog personali.

Da una prima indagine sul web, mi risulta che sia la prima categoria che la seconda siano decisamente più “affollate” rispetto alla terza, sebbene non si possa dire che sia un genere di blog molto diffuso se confrontato con altre tematiche culturali. Alcuni musei faticano ancora a gestire blog e account social, mentre le associazioni e le organizzazioni talvolta preferiscono optare per un sito web che richiede aggiornamenti meno frequenti rispetto ai blog e agli account social.

Ho stilato innanzitutto un elenco dei blog appartenenti ad associazioni e organizzazioni che sono riuscita a reperire sul web con una rapida ricerca. Si tratta, pertanto, dei blog più visibili sui motori di ricerca. Vi sono compresi anche i blog delle associazioni di amici dei musei che spesso svolgono un grande lavoro di promozione dei musei cui sono dedicati e sono più efficaci dei siti istituzionali in termini di diffusione di informazioni e notizie.
Nell’elenco è inserito anche il blog piccolimusei.blogspot.it che, in realtà, è un ibrido perché è a metà strada tra un blog di organizzazione (nel caso specifico dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei) e un blog personale (essendo curato esclusivamente dal Prof. Giancarlo Dall’Ara).

Blog di organizzazioni



















Di seguito, i blog appartenenti alla seconda categoria, ovvero i blog istituzionali dei musei. Come è preavvisato, si tratta di una ricerca appena iniziata, per cui l’elenco è parziale. 

Questi sono i blog che compaiono con più facilità sui motori di ricerca:

Blog di istituzioni museali

































Infine, la terza categoria, quella dei blog personali, su cui intendo svolgere la mia ricerca. Come si può osservare, sono riuscita a reperire un numero esiguo di link e tra questi ho forse forzatamente inserito anche alcuni blog che non sono incentrati esclusivamente sui musei, sebbene trattino saltuariamente questo argomento, come, per esempio, il blog di Giuliano Volpe e “Michelangelo Buonarroti è tornato”.

Blog personali











…e naturalmente…il mio blog!



Se qualcuno dei miei lettori volesse cortesemente aiutarmi in questa ricerca, gliene sarò molto grata. 

Inviatemi i link dei blog personali che conoscete, permettendomi di aggiornare l’elenco e di poter, al termine, scrivere un’analisi sulla presenza di personal blog incentrati innanzitutto sui musei e poi su museologia, museografia, mostre e temi affini. 

Grazie di cuore per la collaborazione!

TUO MUSEO: mettere in rete, pianificare visite, condividere, interagire, giocare



Tuo Museo, selezionato da Telecom per la sua nuova piattaforma di CrowdFunding #WithYouWeDo, è una piattaforma Open Source che in un unico ambiente virtuale, digitalizza, mette in rete culturale, crea forme di partecipazione e di interazione, offre strumenti di gestione alle istituzioni museali.

La piattaforma è gratuita, ludica e partecipativa, totalmente integrabile con tecnologie come i Beacons e QrCode, segue l'esempio di successo del Dallas Museum of Arts sviluppando il concetto di "Activity Code". Le cartoline/souvenirs, collocate in prossimità di opere e luoghi, diventano al tempo stesso una memorabilia dell'esperienza ed uno strumento di interazione. Sul retro è presente un codice univoco alfanumerico che concorre a guidare i comportamenti ed a tracciare i dati qualitativi e quantitivi dei visitatori. I gestori museali potranno chiedere le opere preferite, associare missioni ad aree del museo o città solitamente meno frequentate, rilasciare cartoline a seguito della partecipazione ad eventi particolari, nasconderle in luoghi dando vita a speciali caccie al tesoro.

E-Commerce della Cultura

TuoMuseo offre la possibilitá di usufruire del primo e-commerce dei beni Culturali Digitali Nazionale. I musei hanno l'occasione di aggiungere una fonte di reddito mettendo in vendita biglietti elettronici; le foto in altissima risoluzione delle loro opere; cataloghi e libri in formato digitale; wallpapers; il tutto senza dover creare infrastrutture tecnologiche e senza costi, riconoscendo semplicemente una piccola parte del ricavato a TuoMuseo. Tutto questo fino ad oggi non esisteva. Finalmente visitatori italiani e stranieri hanno la possibilità di avere per sempre con sé un piccolo ricordo digitale di un'opera cara, acquistandolo comodamente da casa.
Pianificare le visite/Missioni per il visitatore

Tramite Tuo Museo è possibile pianificare le visite in base ai contenuti di ciascun museo. Gli utenti, comportandosi come in un social network, possono interagire con le opere scrivendo le proprie recensioni, fornendo keywords, descrivendo le emozioni mediante emoticons o aggiungendo informazioni per rendere più interessante la visita dei prossimi visitatori e fornire in tempo reale dati ai gestori museali. Nello stesso modo è possibile scaricare, condividere ed apprezzare le opere digitali con un Like!

Il visitatore, previa registrazione, potrà pianificare le visite attraverso missioni da compiere che gli verranno assegnate (es. visita ad un punto di interesse segnalato, selfie con un’opera d’arte etc.). Le missioni sono studiate per incentivare l’utente ad interagire con le città e i musei in modo più approfondito. Una volta completata una missione, l’utente riceve un punteggio che servirà per determinare la sua posizione nella classifica generale del portale e, se previsto, per assegnargli un premio.

I premi possono essere di vario genere ed in genere forniscono un bonus di cui godere legato al museo stesso che si è visitato oppure in altro luogo di interesse della medesima città:

•uno sconto nel negozio del museo

•uno sconto per acquistare biglietti in un altro museo

•accesso esclusivo al deposito con opere mai esposte

•una visita a porte chiuse in un museo
Adotta un'opera

Gli utenti della piattaforma hanno la possibilità di dare il proprio contributo per la salvaguardia dei beni culturali nazionali adottando la loro opera preferita o il luogo di interesse al quale sono più legati. Si potranno ottenere vantaggi e sconti da utilizzare su TuoMuseo per l'acquisto di biglietti o di prodotti digitali. Inoltre il proprio nome o quello della persona da te prescelta magari sotto forma di regalo, sarà per sempre visibile di fianco all'opera adottata.

Strumenti per i gestori

La piattaforma permette ai curatori di musei di ottenere un sito web totalmente gestibile e configurabile senza necessità di conoscenze tecniche. A loro disposizione, una serie di strumenti (CMS) per inserire in modo autonomo testi, immagini, schede delle opere e gestire la componente di gamification come missioni, premi, badge e quiz. Sia che si opti per farne il proprio sito web di riferimento o una sezione aggiuntiva all'interno del proprio portale, TuoMuseo invia automaticamente report contenenti decine di dati: profilo del visitatore, area geografica di provenienza, tasso di ritorno, gradimento delle opere anche in relazione a età e sesso ed una serie di altre informazioni utili per il marketing, fidelizzazione e miglioramento dell'esperienza della visita.

Il caso dell’Art Institute of Chicago: fuori tutti i volontari bianchi dal museo

Fonte dell'immagine: The Federalist Negli Stati Uniti, presso l’Art Institute of Chicago (AIC) si è aperto un caso che potrebbe essere d...