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Aggiornamento al programma del 3° Convegno Nazionale Piccoli Musei (Amalfi 5-6 novembre 2012)

Un momento del 2° Convegno Nazionale Piccoli Musei


Il 3° Convegno Nazionale dei Piccoli Musei si svolgerà ad Amalfi il 5-6 novembre prossimi.

Sono previste tre sessioni:

1. Piccoli Musei e Turismo (ore 16.00 del 5 novembre)

2. Esperienze e buone prassi gestionali e di didattica museale (ore 9.30 del 6 novembre)

3. I Musei fuori dai Musei. Esperienze di Rete tra Piccoli Musei e fonti di finanziamento (ore 11.30 del 6 novembre)

Se volete proporvi per testimonianze e relazioni scriveteci subito.

Abbiamo fatto una convenzione con il Consorzio albergatori di Amalfi per chi vuole partecipare al prossimo Convegno Nazionale dei Piccoli Musei. La proposta per il soggiorno è di 2 notti in formula di mezza pensione in hotel 3 stelle.

L'offertrta include:

N. 2 pernottamenti in camera doppia con prima colazione a buffet, 2 pranzi o cene comprensivi di 1 primo, 1 secondo, 1 contorno, 1 dessert (bevande escluse), 2 escursioni guidate, gli ingressi ai 3 Piccoli Musei di Amalfi (Museo della Carta, Museo della Bussola e del Ducato di Amalfi, Museo del Duomo).

Costo del pacchetto per 2 notti: Euro 120 per persona per l'intero soggiorno (supplemento camera doppia uso singola Euro 30).
Possibilità di prolungamento del soggiorno alla tariffa di Euro 55 giornaliere per persona al giorno in mezza pensione (Euro 65 nel caso di doppia ad uso singolo).
Il pacchetto è fruibile a partire dal giorno 4.11.2012.
 
Per prenotare: e.mail amalfi.alberghi@gmail.com

L'Associazione Nazionale Piccoli Musei intende valorizzare i Piccoli Musei e promuovere una cultura gestionale specifica per i Piccoli Musei affinchè essi siano un reale ed efficace strumento per la promozione e la valorizzazione dei territori, sia in senso culturale che economico. Per fare ciò è necessario unire le forze, confrontarsi, far conoscere le idee e i progetti virtuosi. Chi desidera associarsi può visionare lo statuto nel sito web ufficiale www.piccolimusei.com. Il costo dell'iscrizione è di 50 euro annui.

Quanti sono i musei in Italia?


In Italia abbiamo 4.739 musei e istituzioni similari, dei quali:
399 Istituti statali,
198 Musei statali ,
201 Monumenti e aree archeologiche,
4340 Istituti dipendenti da altri soggetti pubblici e privati,
802 monumenti,
129 siti archeologici,
3.409 Musei (il 45% gestito dai Comuni)
(...) Dati Rapporto sul Sistema dei Beni Culturali di Fare Ambiente, 2011.
Personalmente penso che i musei in Italia siano molti di più, più del doppio del numero riportato, che immagino sia ufficiale.
Non vengono infatti rilevati come musei, tanti piccoli musei e collezioni che non rispondono a norme fatte non per loro, ma per i grandi musei.

Giancarlo Dall'Ara (dal blog Piccoli Musei)

Festa dei Mezzi Musei


I mezzi direttori e le mezze direttrici

di alcuni mezzi Musei del Lazio

hanno il mezzo piacere di invitarvi,

il 3 e il 4 marzo 2012,

dalle 10 e mezza alle 18 e mezza,

alla


Festa dei Mezzi Musei

del Lazio



Appuntamento il 3 e 4 Marzo 2012 nei mezzi Musei del Lazio che aderiranno, naturalmente dalle ore 10,30 in avanti. Grazie al dimezzamento dei fondi Regionali, durante le giornate di festa vedrete le opere d’arte per metà, vi verrà offerta una mezza comunicazione, potrete finalmente leggere la sola metà destra dei libri, le luci si accenderanno per metà del tempo, verranno letti brani dal Visconte Dimezzato e dal Sapiente Giudizio di Salomone, e proveremo, naturalmente con ogni mezzo, a sorprendervi e a ripagarvi con un doppio impegno di tutti gli operatori culturali.
Aderiscono:
 
Musei:

Museo del Fiume - Nazzano - Roma
Ferrovia-Museo Stazione Colonna - San Cesareo - Rm
 
 
Associazioni culturali e liberi professionisti:

Associazione culturale musicale Mousikè, 
Centro per l’educazione musicale
"Crescere con la musica" 


Messaggi:

"E' una reazione, la vostra, che mi piace molto: spero che questo esempio sia seguito.
Un caro saluto, Salvatore Settis"


L'organizzazione e l'Ufficio Stampa sono curati da Valeria Bacci e Silvia Sordini SabinArte - Montopoli di Sabina - Rieti
 
La mail per le adesioni e le comunicazioni è: info@mezzimusei.it

Il sito è www.mezzimusei.it e sarà attivo dal 2 febbraio 2012.

Musei accoglienti:


una nuova cultura gestionale
per i piccoli musei

 




Giovedì 27 ottobre 2011 si è svolto il secondo Convegno Nazionale dei Musei Accoglienti a Battaglia Terme nel Castello del Catajo.
Seguono gli atti ed il programma del convegno.

Gli atti del 2° Convegno Nazionale (scarica i pdf relativi alle relazioni)

'Il bottone all'attacco! Una buona prassi nella gestione di un piccolo Museo'

Il piccolo museo 2.0

Progettazione strategica: 'L'esperienza del Piano strategico del Museo della Navigazione Fluviale di Battaglia Terme'

L'esperienza della Rete Museale Alto Vicentino: aspetti gestionali e di coordinamento

Territorio e piccoli Musei: il ruolo dell'Università tra formazione e promozione



Programma:

ore 9.45
Saluti
Daniele Donà, Sindaco del Comune di Battaglia Terme
Leandro Comacchio, Assessore alla Cultura della Provincia di Padova
Marino Zorzato, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Regione Veneto
Giorgio Tonelli, Assessore alla Cultura del Comune di Castenaso


Introduce e coordina Stefan Marchioro, Direttore Turismo Padova Terme Euganee


ore 10.15 Prima Sessione: le Problematiche dei Piccoli Musei

“Piccoli Musei, Scenario attuale e prospettive” Giancarlo Dall’Ara – consulente e docente di Marketing del turismo presso CST Assisi

“Lo stato attuale dei sistemi museali veneti” (?) Aurora di Mauro, funzionario P.O. Musei – Direzione Beni Culturali della Regione Veneto

“Il piccolo museo 2.0” Giampaolo Proni, docente di semiotica, Dipartimento di scienze per la qualità della vita, Università di Bologna

ore 12.00 Seconda Sessione: le Esperienze e le Buone Prassi

1.GESTIONE
“Il bottone all'attacco! Una buona prassi nella gestione di un piccolo museo”, Ilaria Picardi e Chiara Marziani, ZoneModa Rimini

2.PROGETTAZIONE STRATEGICA
“L'esperienza del Piano strategico del Museo della Navigazione Fluviale di Battaglia Terme” Manuela Allegro, esperta in gestione museale;

3.RETE
“Come nasce e si sviluppa una rete di piccoli musei: l'esperienza della rete museale della Provincia di Modena” Lauretta Longagnani, "funzionario eventi e reti turistiche della Provincia di Modena"

Ore 13.30 Buffet

ore 15.00 Terza Sessione: le Proposte

1.“Territorio e piccoli Musei: il ruolo dell’Università tra formazione e promozione” Paola Zanovello, Presidente del Corso di Laurea “Progettazione e gestione del turismo culturale” presso l'Università di Padova e Direttrice del Master in Governance delle Risorse Turistiche Territoriali

2.“L'esperienza della Rete Museale Alto Vicentino: aspetti gestionali e di coordinamento” Ivana De Toni responsabile Centro Servizi Rete Museale Alto Vicentino

4.”Piccoli Musei: una campagna di comunicazione e di promozione coordinata: l'esperienza dei Musei della Valdera” Roberto Cerri, coordinatore Rete Museale dell'Unione Valdera (Pontedera)

CONCLUSIONI
Lucia Boaretto, Assessore alla Cultura del Comune di Battaglia Terme
Flavio Manzolini, Presidente Turismo Padova Terme Euganee

Per maggiori informazioni scrivi a: giancarlodallara.com

Crisi economica: un’opportunità di rinnovamento per la cultura italiana?



La crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo ha portato a consistenti tagli di bilancio in tutti i settori dell’economia. Nel mondo, negli ultimi due/tre anni, si è assistito a una considerevole riduzione delle risorse destinate alla cultura, a drammatici tagli dell’organico e al blocco delle assunzioni. In Francia, la Corte dei conti, il cui ruolo è quello di monitorare l'utilizzo dei fondi pubblici, ha affermato che i musei sono troppo costosi e non sufficientemente redditizi, soprattutto in questi tempi di crisi economica. Intanto, lo scorso ottobre - e in precedenza anche a giugno - il Musée d'Orsay è rimasto chiuso diversi giorni a causa di uno sciopero indetto per protestare contro la riduzione dell’organico. In Gran Bretagna, il British Museum ha disposto una diminuzione del 15% delle spese nei prossimi cinque anni. In Grecia, dove la situazione è ancora più tragica e molti musei sono stati costretti a chiudere, gli scioperi si stanno susseguendo a ripetizione. In Portogallo, già dal 2010 sono state ridotte del 9% le risorse statali destinate alla cultura, mentre in Spagna, in alcune regioni si è arrivati a ridurre i fondi di un terzo. Oltre Oceano i tagli sono stati ugualmente notevoli: in Canada le associazioni museali denunciano che il 60% dei musei è in difficoltà finanziarie e negli Stati Uniti, secondo un’indagine statistica dell’American Association of Museums - finalizzata a individuare l’entità delle misure di risparmio economico adottate da un campione di musei americani - è emerso che il 35% di essi ha bloccato le assunzioni, il 34% si è affidato soprattutto ai volontari, il 30% ha rinviato la manutenzione degli edifici, il 29% ha sfruttato maggiormente le proprie collezioni per l’organizzazione di mostre; il 12% ha aumentato il prezzo di ingresso; il 40% ha ridotto ulteriormente il budget del 2011 rispetto a quello del 2010, mentre il 29% è stato in grado di aumentare il proprio bilancio. Per contrastare la crisi si cercano anche nuove fonti di finanziamento per i musei: il Guggenheim Museum di New York ha organizzato un’asta di beneficienza grazie alla disponibilità di alcuni artisti contemporanei. Il sistema delle aste non riguarda solo i musei americani, ma anche musei sparsi in altre zone del mondo che, in alcuni casi, sono arrivati a vendere parte delle loro collezioni, come il Museo d’Israele che venderà alcune opere da Sotheby's, a New York. In Italia la situazione è, in generale, difficile ma non omogenea: a casi di musei che versano in condizioni drammatiche, rischiando anche la chiusura, si affiancano istituti museali molto attivi come, per esempio, il Museo Egizio di Torino che si è recentemente rinnovato ed è sempre più all’avanguardia anche dal punto di vista tecnologico (è il primo museo italiano a utilizzare MuseumPlus, il piu' avanzato e sofisticato software attualmente in commercio per la digitalizzazione dei reperti archeologici). Altrove la situazione non è altrettanto felice: in Abruzzo, i musei archeologici Villa Frigerj di Chieti e della Civitella rischiano la chiusura durante i giorni festivi per carenza di personale di custodia; così pure il MAV, il Museo Archeologico Virtuale, in Campania; in Veneto è stato vietato il superamento del 50% dei festivi del personale di vigilanza del Museo di Portogruaro e dei siti archeologici di Concordia Sagittaria. Tale situazione determinerà la chiusura del sito di Concordia per sei domeniche negli ultimi due mesi dell’anno e l’affidamento a ditte esterne del servizio di vigilanza notturno. «Non possiamo che denunciare ancora una volta” – ha dichiarato Edoardo Radolovich – della UIL Cultura – “come la carenza di personale stia, a poco a poco, facendo chiudere molti siti museali. E tutto ciò avviene soprattutto nei giorni festivi quando in maniera indubitabile vi è la maggiore richiesta da parte dell’utenza». Non si può evitare di ritornare sulla questione degli investimenti nella cultura, che varie volte è stata trattata da queste pagine. Se nell’ambito della Sesta Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura “Le Città della Cultura”, svoltasi a Roma dal 22 al 23 settembre scorso, il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, ha puntato il dito contro la mancanza di investimenti pubblici e privati nel settore culturale, lo scorso 19 ottobre, a conclusione della riunione del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, il Presidente di Commissione, Andrea Carandini, ha parlato della necessità di aprire ai finanziamenti privati: “ (…) il mondo imprenditoriale ha delle idee molto innovative ed interessanti ed è mia intenzione mettere il mondo delle imprese in rapporto con il Consiglio Superiore dei Beni Culturali per cercare di elaborare strategie di politica culturale”. Si spera che questo sia il segnale di un vero cambiamento positivo. Gli sprechi di risorse finanziarie, causati da cattive amministrazioni e da erogazioni a pioggia, sono stati troppi negli ultimi vent’anni e c’è chi vede in questo frangente di crisi un’occasione per rivoluzionare tutto il sistema che fin qui ha retto le sorti del nostro patrimonio culturale, spingendo verso una migliore gestione. Abbiamo già citato il caso di eccellenza del Museo Egizio di Torino, ma si possono menzionare anche altri casi, come la Fondazione dei Musei Senesi che quest’anno ha vinto il Premio Cultura di Gestione organizzato da Federculture per il progetto intitolato “Dal museo diffuso al museo partecipato. Il piano di distrettualizzazione del Sistema museale senese”, elaborato dal direttore generale della Fondazione, Luigi De Corato. Si tratta di un nuovo modello di gestione che punta alla creazione di distretti culturali territoriali, definiti nel rispetto degli ambiti geografici tipici della Provincia di Siena, con l’obiettivo di utilizzare concreti strumenti di sviluppo strategico per l’economia del territorio, utilizzando come leva proprio i beni culturali. Il progetto, attualmente in corso, prevede la messa a sistema del patrimonio museale senese (43 musei) e dei monumenti, delle dimore storiche ed anche delle manifestazioni popolari presenti in ogni area, al fine di creare le condizioni di sinergia con le altre attività economiche e produttive del territorio, a partire dal comparto turistico e agroalimentare per arrivare a quello dell’artigianato e del manifatturiero di qualità, alle nuove tecnologie e alla comunicazione. Il progetto della Fondazione dei Musei Senesi dà un segnale di fiducia a tutto il mondo culturale italiano, segno che l’innovazione e la ricerca potranno portare il nostro Paese fuori da questa crisi senza precedenti. Si potrebbe ricreare, in qualche modo, il cosiddetto “effetto Guggenheim”, termine usato dagli specialisti di economia della cultura per indicare la rinascita di una città o di un territorio grazie ad un investimento intelligente nelle proprie risorse culturali. Bilbao, infatti, capitale dei Paesi Baschi spagnoli, per uscire da una crisi derivata dalla perdita di importanza delle industrie manifatturiere locali, nel 1997 puntò tutto su un museo, investendo 150 milioni di euro nella realizzazione del Museo Guggenheim. Il museo attira ora milioni di turisti ogni anno e contribuisce all'economia del Paese Basco spagnolo con un gettito di 1,57 milioni di euro, generando 45.000 posti di lavoro diretti e indiretti! E tuttora, in piena, crisi economica e finanziaria globale, il museo non ha patito contraccolpi ma, anzi, ha avuto una crescita di quasi il 6%.
Caterina Pisu (ArcheoNews, novembre 2011)     

VII Conferenza Nazionale dei Musei.

Il Presidente di ICOM Italia, Alberto Garlandini, nel corso dell’ultima assemblea nazionale, svoltasi a Palermo il 5 e 6 giugno scorsi, tra le varie proposte ha annunciato le date della prossima Conferenza nazionale dei musei d’Italia che si svolgerà a Milano, presso la Fondazione Stelline, il prossimo 21 novembre.  In un momento di particolare malessere per la cultura italiana che lamenta enormi difficoltà a causa della crisi globale che ha coinvolto anche il nostro Paese, tale Conferenza si fa portavoce delle esigenze e delle urgenti necessità del mondo museale. Essa deve essere, citando le parole di Garlandini “il perno di una strategia coalizionale dei professionisti del patrimonio culturale”. La prossima VII Conferenza avrà come tema: Musei d’Italia. L’Italia dei musei. 150 anni di storia e di storie. Si parlerà della storia dei musei dall’Unità ad oggi ma anche del futuro. In particolare, uno dei temi su cui si confronteranno i professionisti museali sarà: Passato, presente, futuro.  2025: quali istituti della cultura e quali professioni del patrimonio culturale negli scenari del futuro?  Obiettivo dell’Icom è far diventare la pubblicazione degli Atti di questa Conferenza, che saranno editi dal Ministero, una vera e propria pietra miliare della storia della museologia italiana. Ciò in previsione della più lontana Conferenza del 2012 alla quale pure si guarda fin da ora perché potrebbe avere, secondo Garlandini, carattere di Stati Generali degli istituti e del patrimonio culturale e nella quale si intende coinvolgere anche i professionisti delle biblioteche, degli archivi e del patrimonio culturale in genere, per una riflessione comune.
(articolo di Caterina Pisu pubblicato su ArcheoNews, luglio 2011)

Il caso dell’Art Institute of Chicago: fuori tutti i volontari bianchi dal museo

Fonte dell'immagine: The Federalist Negli Stati Uniti, presso l’Art Institute of Chicago (AIC) si è aperto un caso che potrebbe essere d...